Indagine sul problema
Nel primo incontro, che può essere anche solo conoscitivo, si spiega al terapeuta, la ragione per cui si chiede una visita specialistica, descrivendogli cosa stia accadendo o ci sia accaduto nella vita, l’obiettivo che intendiamo raggiungere.
Questo avrà il valore di conoscere e comprendere come sarà possibile procedere ad una collaborazione per un lavoro terapeutico o essere indirizzati, verso altre realtà professionali, più consone al raggiungimento delle proprie aspettative.
La prima fase della terapia prevede l’indagine sul problema, cioè ‘come’ funziona il sistema e che cosa lo mantenga, poi successivamente, a fine lavori potremo indagare sul ‘perché’ della sua esistenza.
Questo approccio caratterizza prevalentemente il modello Breve Strategico rispetto ad altri di tipo Cognitivo Comportamentale o Psicodinamico, dove la ricerca si centra sul perché delle cose piuttosto che sul come esse avvengono. Lavorando in modo focale sulle dinamiche di svolgimento si accelereranno i tempi di sblocco.
Nell’ambito strategico; “non è la personalità del soggetto a determinare tentate soluzioni patogene, ma l’organizzazione del problema, che struttura risposte simili anche in persone diverse”.
(da: Nardone. Salvini A. Il dialogo strategico, Ponte alle Grazie, 2004)
Attraverso una ricerca – osservazione, per mezzo di strumenti pratici, svolta autonomamente dal paziente sotto la mia diretta supervisione, si giungerà ad una analisi delle tentate soluzioni nella seconda fase del lavoro.
Anche quello di psicoterapia, come ogni lavoro, ha le proprie caratteristiche, si inizia con il presentarsi reciprocamente, definendo gli obiettivi da raggiungere e collaborando ad un buon progetto si raggiunge l’obiettivo.
Abbi ben chiare le cose da dire, le parole verranno.
Catone